SCENOGRAFIA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Anno accademico 2018/2019 - 2° anno- SCENOGRAFIA: Vittorio FIORE
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA: Vittorio FIORE
SSD
- ICAR/16 - ARCHITETTURA DEGLI INTERNI E ALLESTIMENTO
- ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Semestre: 2°
ENGLISH VERSION
Obiettivi formativi
- SCENOGRAFIA
Il corso mira a fornire capacità professionali nella progettazione per lo spettacolo, legate ai cambiamenti profondi delteatro contemporaneo, all'apertura verso l'organizzazione di performance in spazi non teatrali, al trasferimento tecnologico da altri campi, artistici e non, che hanno contaminato la scenotecnica tradizionale.
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Il corso ha l'obbiettivo di affrontare il progetto scenico a partire dallo spazio teatrale che pone vincoli e posssibilità diversificate nell'ospitare spettacoli che sono impostati su scelte drammaturgiche e di visione. Per questo motivo si pone l'attenzione sulle possibilità di trasferimento dello spettacolo da spazi aperti a teatri antichi a "spazi all'italiana", valutandone le possibilità di modificazione e adattamento.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
- SCENOGRAFIA
Lezioni frontali alternate ad esercitazioni grafiche.
Esercitazione finale su tema d'anno.
Prerequisiti richiesti
- SCENOGRAFIA
Conoscenza dei metodi e delle tecniche della rappresentazione, compreso il disegno a mano.
Manualità nella costruzione di modelli.
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Conoscenza dei metodi e delle tecniche della rappresentazione, compreso il disegno a mano.
Manualità nella costruzione di modelli.
Conoscenza delle regole e delle normative inerenti la progettazione degli spazi per lo spettacolo;
Conoscenza delle teorie del teatro e della 'struttura' delle diverse tipologie di spettacolo
Frequenza lezioni
- SCENOGRAFIA
Il corso non ha frequenza obbligatoria ma si consiglia una partecipazione attiva per i seminari e le giornate di lavoro in aula durante le quali vengono testati l'approccio progettuale e le conoscenze di base.
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Il corso non ha frequenza obbligatoria, ma la stretta connessione tra lezioni frontali, esecitazioni e seminari la rende necessaria al fine di acquisire gli strumenti per affrontare il progetto dello spazio scenico nello spazio teatrale assegnato.
Contenuti del corso
- SCENOGRAFIA
La scenografia è simulazione di uno spazio, reale o immaginario, nel quale si svolge un'azione teatrale. Espedienti prospettici restituiscono dimensioni e profondità di spazi o parti di essi, in un progetto in stretta relazione con i caratteri del palcoscenico.
Il progetto di scenografia, tradizionalmente inteso, costruisce l'immaginario per lo spettatore producendo apparenza con quadri fissi dipinti.
La scenografia contemporanea ha subito profondi mutamenti dovuti sia alle costanti contaminazioni dal mondo delle arti visive, sia alla “riduzione” della complessità del luogo teatrale che ha portato lo spettacolo anche in capannoni industriali, chiese, spazi urbani con una diluizione del luogo spettacolare, sia all'uso di tecnologie innovative che hanno influenzato l'arte scenografica puntando su effetti che condensino la pluralità dei caratteri ambientali che connotano il luogo della scena, puntando all'insieme dei sensi che portano lo spettatore ad immergersi nello spettacolo attraverso una strategica continuità palcoscenico/sala.
Luciano Damiani costituisce, tra molti ugualmente noti, un'esempio di questa innovazione sia con le scenografie concepite per famose regie di Giorgio Strehler (Vita di Galileo, Il Giardino dei ciliegi al Piccolo Teatro di Milano), sia nel progetto del suo Teatro di Documenti (1981), fondato con Luca Ronconi e Giuseppe Sinopoli, in cui si è nuovamente sperimentata l'utopia del teatro totale.
Anche lo spettatore, cui il teatro contemporaneo affida un ruolo attivo, deve elaborare una personale fruizione, secondo gli insegnamenti di alcuni grandi teorici, quali Brecht, Mejerchol'd, Grotowski, Barba, Brook; questa sua partecipazione, spesso libera da sovrastrutture, modifica profondamente la scenografia, praticabile e flessibile, modificabile “a vista”, portando l'intero spazio teatro nello spettacolo.
Molte tecnologie per l'architettura vengono adottate nella realizzazione di costruzioni effimere, smontabili, trasportabili, leggere; i materiali e le tecniche, gli elementi del lessico architettonico sono spesso trasferiti e modificati con esiti formali molto lontani dal mondo delle costruzioni, giocando sui concetti di finzione e suo svelamento.
ESERCITAZIONI
- Prima esercitazione: rilettura grafica di un allestimento scenico .
- Seconda esercitazione d'anno estemporanea in aula: elaborazione di bozzetti e progetto di elementi scenografici per un testo teatrale.
L'allievo potrà controllare la fattibilità e l'adattamento dell'allestimento ad un preciso spazio teatrale che sarà visitato.
Si proietteranno in aula realizzazioni “storiche” per lo stesso testo, delineando identità e differenze dovute al'epoca e alla scuola che le hanno prodotte.
Si controllerà il rapporto testo-luogo, attraverso scelte drammaturgiche comunicate da un regista teatrale.
Le elaborazioni saranno oggetto di una mostra.
TEATRO
Gli allievi assisteranno ad alcuni spettacoli teatrali - da stabilire- con biglietto ridotto, grazie alle convenzioni stipulate tra la SDS Architettura ed alcuni enti teatrali (INDA- Teatro Greco di Siracusa, Teatro Machiavelli di Catania, Teatro Vittorio Emanuele di Messina)SEMINARI
Sono previsti seminari di esperti esterni comunicati di volta in volta.
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Il corso tenta un approccio integrato che relazioni lo spazio teatrale al progetto temporaneo (scenografia), in una integrazione che di volta in volta modifica i suoi presupposti.
La scenografia contemporanea ha subito profondi mutamenti dovuti sia alle costanti contaminazioni dal mondo delle arti visive, sia alla “riduzione” della complessità del luogo teatrale che ha portato lo spettacolo anche in capannoni industriali, chiese, spazi urbani con una diluizione del luogo spettacolare, sia all'uso di tecnologie innovative che hanno influenzato l'arte scenografica puntando su effetti che condensino la pluralità dei caratteri ambientali che connotano il luogo della scena, puntando all'insieme dei sensi che portano lo spettatore ad immergersi nello spettacolo attraverso una strategica continuità palcoscenico/sala.
Luciano Damiani costituisce, tra molti ugualmente noti, un'esempio di questa innovazione sia con le scenografie concepite per famose regie di Giorgio Strehler (Vita di Galileo, Il Giardino dei ciliegi al Piccolo Teatro di Milano), sia nel progetto del suo Teatro di Documenti (1981), fondato con Luca Ronconi e Giuseppe Sinopoli, in cui si è nuovamente sperimentata l'utopia del teatro totale.
Anche lo spettatore, cui il teatro contemporaneo affida un ruolo attivo, deve elaborare una personale fruizione, secondo gli insegnamenti di alcuni grandi teorici, quali Brecht, Mejerchol'd, Grotowski, Barba, Brook; questa sua partecipazione, spesso libera da sovrastrutture, modifica profondamente la scenografia, praticabile e flessibile, modificabile “a vista”, portando l'intero spazio teatro nello spettacolo.
Testi di riferimento
- SCENOGRAFIA
BIBLIOGRAFIA DI BASE
- V. Fiore, V: Martelliano, Le città del teatro greco,Letture tra scenografia e realtà urbana, LetteraVentidue, Siracusa, 2018, pp.79-179.
- V. Fiore, F. Serrazanetti (a cura di), Scenografia 3.0, dossier in «Hystrio», n.4, 2017, ISSN 1121-2691.
- V. Fiore, Outsider Theatre: recuperare lo spazio scenico tra invarianti architettoniche, contaminazioni drammaturgiche e sconfinamenti , in Gravano V., Ruffini P., "Outsider. Le ragioni dell’indipendenza. Scritti, visioni e algoritmi", Editoria & Spettacolo, Roma, 2017.
- Tomasevic N. (a cura di), Place, Body, Light, Il teatro di Fabrizio Crisafulli, Art_digiland, Dublino, 2013.
- A. Calbi (a cura di), Arnaldo Pomodoro. Il teatro scol. pito, Feltrinelli, Milano 2012.
- V. Fiore, Schéma ductile et innovation technologique pour un lieu performatif contemporain, in Union des Théâtres de l’Europe, "Frontiéres liquides – territoires de l’art. Emergences de la scene européenne", «Alternatives Théatrales», Hors série, 5/2012.
- V. Fiore, F. Castagneto, Reduce, Recycle, Reuse. Arti performative per il recupero dello spazio urbano, Letteraventidue, Siracusa, 2012 pp.47-57, 155-187.
- V. Fiore, Innovazione e sperimentazione: i confini del teatro contemporaneo, in P. Ruffini, P. Gaglianò (a cura di), "Prometeo. Focus on Art and Science in the performing art. Esperienze di forme in movimento nello spazio contemporaneo" , Editoria e Spettacolo, Roma, 2011, pp.157-169.
- V. Fiore, Tecnologie della Finzione. L'effimero e la città, LetteraVentidue, Siracusa, 2011.
- A.M. Monteverdi, Nuovi media, nuovo teatro, Franco Angeli, Milano 2011.
- V. Fiore, Spazio teatrale/Spazio scenico nel teatro contemporaneo, in V. Fiore, "Spazio Teatro. Luoghi recuperati per la scena", LetteraVentidue, Siracusa, 2010, pp.35-47.
- A. Balzola, Una drammaturgia multimediale, Editoria e spettacolo, Roma 2009.
- E. Garbin, La geometria della distrazione: Il disegno del teatro e delle scene dell'opera italiana, Marsilio, Venezia, 2009.
- G. Zanalonghi, La regia teatrale nel secondo novecento. Utopie, forme e pratiche, Carocci, Roma, 2009.
- P. Bignami, C. Ossicini (a cura di), L'album di scenotecnica di Koki Fregni, Clueb, Bologna 2008.
- S. Cattiodoro, Architettura scenica e teatro urbano, F.Angeli, Milano, 2007.
- F. Crisafulli, Luce attiva. Questioni della luce nel teatro contemporaneo, Titivillus, Corazzano, 2007.
- M.I.Biggi, Pier Luigi Pizzi alla Fenice, Marsilio, Venezia, 2005
- L. Damiani, Frammenti di Sipari. Prove per un processo, Edizioni Libreria Croce, Roma, 2005.
- F. Perrelli, Storia della scenografia. Dall'antichità al novecento, Carocci, Roma 2002, pp.159-191.
- E. De Angeli (a cura di), Josef Svoboda. I segreti dello spazio teatrale, Ubulibri, Milano 1997.
- R. Molinari (a cura di), Giorgio Barberio Corsetti, L'attore mentale, Ubulibri, Milano, 1992.
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
- F. Serrazanetti, Sei teatri nel Regno Unito: Haworth Tompkins LTD, in «Casabella», n. 8877888, 2018.
- V. Fiore, F. Serrazanetti (a cura di), Scenografia 3.0, dossier in «Hystrio», n.4, 2017, ISSN 1121-2691.
- V. Fiore, Outsider Theatre: recuperare lo spazio scenico tra invarianti architettoniche, contaminazioni drammaturgiche e sconfinamenti , in Gravano V., Ruffini P., "Outsider. Le ragioni dell’indipendenza. Scritti, visioni e algoritmi", Editoria & Spettacolo, Roma, 2017.
- V. Fiore, F. Castagneto, Reduce, Recycle, Reuse. Arti performative per il recupero dello spazio urbano, Letteraventidue, Siracusa, 2012 pp.47-57, 155-187.
- V. Fiore, Tecnologie della Finzione. L'effimero e la città, LetteraVentidue, Siracusa, 2011.
- A.M. Monteverdi, Nuovi media, nuovo teatro, Franco Angeli, Milano 2011.
- V. Fiore, "Spazio Teatro. Luoghi recuperati per la scena", LetteraVentidue, Siracusa, 2010.
- E. Garbin, La geometria della distrazione: Il disegno del teatro e delle scene dell'opera italiana, Marsilio, Venezia, 2009.
- S. Cattiodoro, Architettura scenica e teatro urbano, F.Angeli, Milano, 2007.
- F. Perrelli, Storia della scenografia. Dall'antichità al novecento, Carocci, Roma 2002.
- Cruciani F. Lo spazio del teatro, Laterza, Bari - Roma, 2003
Programmazione del corso
SCENOGRAFIA | |||
Argomenti | Riferimenti testi | ||
---|---|---|---|
1 | spazio teatrale -spazio scenico; | V. Fiore, Spazio teatrale/Spazio scenico nel teatro contemporaneo, in V. Fiore, ''Spazio Teatro. Luoghi recuperati per la scena'', LetteraVentidue, Siracusa, 2010 | |
2 | modificazioni concettuali e spaziali nel teatro del '900 | S. Cattiodoro, Architettura scenica e teatro urbano, F.Angeli, Milano, 2007 | |
3 | pionieri della scenografia del '900 | F. Perrelli, Storia della scenografia. Dall'antichità al novecento, Carocci, Roma 2002 | |
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA | |||
Argomenti | Riferimenti testi | ||
1 | evoluzione storica dello spazio teatrale | Cruciani F. Lo spazio del teatro, Laterza, Bari - Roma, 2003 |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
- SCENOGRAFIA
Discussione teorica sulla scenografia nel '900.
Discussione del progetto scenografico per l'Edipo a Colono.
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Discussione sulla adattabilità degli elementi scenici progettati a contesti teatrali differenti con valutazione della loro flessibilità.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
- SCENOGRAFIA
La caduta della "quarta parete" nel progetto scenico di Luciano Damiani
Innovazioni sceniche secondo le indicazioni del Manifesto di Ivrea 1967
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Concetto di spazio teatrale secondo Artaud, Craig, Appia.