STORIA DELL’ARCHITETTURA ANTICA E MEDIEVALE
Anno accademico 2024/2025 - 2° annoCrediti: 10
SSD: ICAR/18 - STORIA DELL'ARCHITETTURA
Organizzazione didattica: 250 ore d'impegno totale, 168 di studio individuale, 56 di lezione frontale, 26 di esercitazione
Semestre: 1°
Risultati di apprendimento attesi
Il corso ha lo scopo di fornire agli studenti iscritti al secondo anno del corso di laurea le informazioni principali, gli strumenti e i metodi per comprendere la storia dell’architettura e della città tra l’VIII secolo a.C. e l’inizio del XV secolo d.C., con riferimento al bacino del Mediterraneo, ai territori dell’Europa continentale e all’Inghilterra. Nell’affrontare un arco cronologico così vasto si prenderanno in esame quelle opere che, intrecciandosi con le vicende politiche, economiche, sociali che fanno da sfondo, sono paradigmatiche della cultura architettonica del passato per qualità della risposta progettuale, per complessità degli intrecci tra strumenti linguistici, protagonisti, preesistenze, programma funzionale e per i nessi che legano l’architettura al proprio ambito urbano, territoriale e ambientale.
S’intende dunque stimolare l’interesse degli studenti per un approccio alla progettazione solo apparentemente lontano dalla sensibilità contemporanea e sollecitare lo sviluppo di una capacità critica nel riconoscere, per ciascuna opera architettonica, l’appartenenza ad un preciso contesto storico-culturale, ambientale e paesaggistico e, al contempo, identificarne specificità costruttive, funzionali, formali e tipologiche.
Al termine del percorso didattico gli studenti:
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- avranno acquisito un linguaggio adeguato che consenta loro di esporre in maniera appropriata le proprie conoscenze a un pubblico sia di specialisti che di non specialisti.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
Il programma sarà svolto attraverso lezioni, esercitazioni grafiche, seminari e, laddove possibile, visite guidate a Siracusa e nel territorio. A fine corso sarà programmata una prova scritta (facoltativa, dal momento che la frequenza al corso non è obbligatoria) sull’architettura greca, dalla civiltà minoico-micenea all’Ellenismo. La valutazione (approvato/non approvato) avrà valore di esonero in seduta d’esame e sarà valida fino alla sessione di settembre 2024.
Prerequisiti richiesti
Sono sufficienti le competenze acquisite nella scuola secondaria di secondo grado. La frequenza del corso e il superamento dell’esame di storia dell’architettura contemporanea al primo anno rappresenta un valore aggiunto.
Sono prerequisiti essenziali:
- una conoscenza di base dei lineamenti della storia antica e medievale e dei principali avvenimenti;
- una conoscenza di base della geografia;
- un corretto uso della lingua italiana al fine di acquisire e padroneggiare anche un conveniente lessico specialistico;
- un’adeguata capacità di lettura, analisi e comprensione dei testi e dei disegni.
Frequenza lezioni
La frequenza delle lezioni non è obbligatoria, tuttavia è fortemente consigliata. La partecipazione attiva alle lezioni favorisce l'acquisizione delle specifiche competenze disciplinari e la capacità di integrazione delle conoscenze relative a tematiche nuove, anche grazie alla possibilità di discussione critica degli argomenti trattati ed il confronto con gli altri allievi e il docente, e promuove la consapevolezza nei processi di apprendimento.
Contenuti del corso
Introduzione alla storia dell'architettura antica e medievale: lo spazio, la cultura architettonica, gli architetti, le istituzioni, i committenti, la società nella storia. Diversi approcci metodologici e interpretativi.
La civiltà ellenica
Cenni sulle origini, mediante confronto con altre culture mediterranee (egiziana e minoica); breve excursus sull’architettura micenea: Micene, Tirinto, Pylos. Dal Medioevo Ellenico all'Arcaismo. Origini del tempio greco: il megaron come nucleo del futuro tempio: il tempio di Apollo a Thermos, l’Heraion a Olympia e il problema dell’origine lignea degli ordini architettonici. Le grandi realizzazioni dell’arcaismo: il tempio di Apollo a Siracusa, la cd. "basilica" a Paestum, il tempio G di Selinunte, il tempio di Aphaia a Egina, il tempio di Atena a Paestum. I grandi dipteri ionici: Artemis ad Efeso, Era a Samos, Apollo a Didima. L'Età Classica: il Tempio di Zeus a Olympia, il tempio cd. “di Poseidone" a Paestum. L'Acropoli di Atene: storia e miti dell’Attica; Pericle e i suoi architetti: Mnesicle ed i Propilei, Filocle e l’Eretteo, Callicrate e il tempio di Atena Nike, Ictino e Callicrate e il Partenone. Il problema delle attribuzioni ad Ictino: l’Ephaisteion o Teseion nell'Agorà di Atene, il Telesterion di Eleusi, il tempio di Apollo Epikoùrios a Bassae. Il IV secolo: il tempio di Zeus a Nemea; il tempio di Atena Alea a Tegèa; le tholoi a Delfi e ad Epidauro. Pitheos: il tempio di Atena Poliàs a Priene ed il Mausoleo di Alicarnasso.
L’Ellenismo
La ricostruzione dei grandi templi ionici arcaici: il nuovo Artemision a Efeso, il Didymaion presso Mileto. Lo pseudodiptero: Hermòghenes e il tempio di Artemis-Leukophriène a Magnesia sul Meandro. I grandi santuari: l’altare di Pergamo, l’Asclepieion di Kos, il santuario di Atena Lindia a Rodi.
La
penisola italica sullo scorcio del primo millennio a.C.
Cenni di architettura etrusca e la “Grande Roma dei Tarquini”. Roma in età ellenistica: varietà di influssi e di tendenze architettoniche (templi dell’area sacra di Largo Argentina): il tempio etrusco-italico, e la fortuna dello pseudoperiptero; l’esperienza magnogreca (il c.d. “Tempio della Pace“ a Paestum), “l’opzione greca” di Hermodoros di Salamina (templi del foro Boario). Impiego su vasta scala dell’arco; la scoperta della concrezione cementizia e della volta: la porticus Aemilia a Roma. I grandi complessi del Lazio repubblicano (Fortuna Primigenia a Palestrina, Ercole a Tivoli e Giove Anxur a Terracina; il mercato coperto di Ferentino, il Tabularium a Roma): l’arco inquadrato dall’ordine, sostruzioni voltate, sistemi complessi di volte. L’architettura dei Dittatori: il teatro di Pompeo, il foro di Cesare.
L’architettura da Augusto a Costantino
La basilica Aemilia e la Basilica Giulia; il tempio di Apollo Aziaco e il Tempio di Apollo Sosiano. Il Foro di Augusto come prototipo dei Fori Imperiali, il Tempio di Marte Ultore e l’ordine corinzio. Baia e le prime grandi cupole di età augustea; Tiberio a Sperlonga. Claudio e il bugnato rustico (Porta Maggiore, Acquedotto Vergine, “docks” a Portus, sostruzioni del tempio del Divo Claudio al Celio); Nerone e la Domus Aurea. I Flavi: il Colosseo e il tempio della Pace; Domiziano (e Rabirio?): il palazzo imperiale sul Palatino, il Foro Transitorio, l’Arco di Tito. Traiano e Apollodoro di Damasco. Il Foro e i cd. Mercati di Traiano, la basilica Ulpia, la Colonna traiana. Il problema del Pantheon. L’età di Adriano: Villa Adriana presso Tivoli; il Tempio di Venere e Roma; le costruzioni di Adriano in tutto l’Impero. Età degli Antonini. Dai Severi a Diocleziano: Foro Severiano a Leptis Magna, Arco di Settimio Severo, terme di Caracalla, Ninfeo degli Orti Liciniani, Mura Aureliane e terme di Diocleziano, il Palazzo di Diocleziano a Spalato. Massenzio e Costantino: la Basilica Nova, l’Arco di Costantino, il Mausoleo di Costantina (Santa Costanza). Tipologie edilizie romane: edilizia residenziale, terme, luoghi di spettacolo.
Cultura
tardoantica e cristianesimo: problemi di arte pagana e arte cristiana
Il cristianesimo dopo l'editto costantiniano di Milano: necessità di inventare un’architettura monumentale. La Basilica e il Battistero Lateranense, la basilica di San Pietro in Vaticano, San Paolo fuori le mura, Santa Maria Maggiore, Santa Sabina, La pianta centrica: San Lorenzo a Milano, Santo Stefano Rotondo a Roma. Tra Occidente e Oriente: tipologie e sistemi costruttivi: triconchi e tetraconchi, la Basilica di S. Simeone Stilita (Qala’at Saman). Ravenna teodoriciana (S. Apollinare in Classe e S. Apollinare Nuovo, Battistero degli Ariani e Battistero degli Ortodossi) e giustinianea: S. Vitale. Splendore di Costantinopoli, Giustiniano e i suoi architetti: SS. Sergio e Bacco e S. Sofia a Costantinopoli.
Dal settimo al nono secolo: architettura carolingia e "more romano"
Cenni sull'architettura della Spagna visigotica e dell’Italia longobarda. La Cappella Palatina di Aquisgrana; l’abbazia di Seligenstadt, la Torhalle di Lorsch; importanza dell’ordine benedettino nell’ordinamento carolingio (pianta di monastero conservata nell'Abbazia di S. Gallo). Il Westwerk (abbazia di Corvey) e il Westbau (Ottmarsheim, Essen, S. Gertrude a Nivelles).
La crisi del Sacro Romano Impero Germanico e la paura dell’anno Mille
La rinascita del periodo ottoniano: San Michele a Hildesheim, San Pantaleone e Santa Maria in Kapitol a Colonia; San Ciriaco a Gernrode. Basiliche a cori contrapposti: le cattedrali di Spira, Worms e Magonza, il convento di S. Maria am Laach. L'esperienza francese fra il 900 e il 1050 (St. Martin a Tours; St. Philibert a Tournus; Cluny II).
Significato
e limiti del concetto di "romanico" in Europa
Le vie regionali al romanico: Borgogna e Provenza (cattedrale di Autun; St. Trophime a Arles); regione della Loira (St. Etienne a Nevers); Poitou (Notre-Dame-la Grande a Poitiers); Perigord (St.-Froide a Perigueux; cattedrale di Angouleme); Alvernia (Notre-Dame-du-Port a Clermont- Ferrand); Normandia (Notre Dame a Jumièges; S.te Trinité e St. Etienne a Caen) e Inghilterra normanna (Cattedrale di Durham). Architettura ìnterregionale: le chiese delle Crociate e le chiese sulla via di Pellegrinaggio a Santiago de Compostela (St-Martial a Limoges; S.te-Foi a Conques; St-Sernin a Tolosa; Santiago de Compostela). Crisi dell’Ordine Benedettino: l'architettura cluniacense (Cluny II e Cluny III, Paray-le-Monial, cattedrale di Autun) e S.te-Madeleine a Vézelay; i certosini; i cistercensi. Gli orientamenti religiosi e filosofici di Bernardo di Chiaravalle: conferme di razionalismo. La prima architettura romanica cistercense (monastero di Fontenay) e la sua diffusione, anche in forme gotiche (monasteri di Pontigny, Clairvaux, Citeaux, Fossanova, Casamari). Modi e sistemi costruttivi. Spazialità e tipologia.
Il
“romanico” nella penisola italica
Architettura protoromanica lombarda: i magistri comacini; tecnica muraria; rapporti con l'ambiente ravennate. Momenti dell'età romanica matura e architetti in Italia. Architettura in Lombardia ed Emilia (S. Abbondio a Como; S. Ambrogio a Milano; S. Michele a Pavia; cattedrale e battistero di Parma; cattedrali di Piacenza, Modena (Lanfranco-Wiligelmo); Venezia e la sua laguna: S. Marco a Venezia (sul modello costantiniano di Santi Apostoli a Costantinopoli e della basilica di S. Giovanni ad Efeso); S. Fosca a Torcello. Toscana: Pisa (complesso della cattedrale pisana); Lucca (S. Martino), Sardegna e la Trinità di Saccargia; Firenze (S. Miniato al monte, Battistero di S. Giovanni). Roma: l’incendio normanno del 1084, rinascenza del XII secolo. Ripresa del modello basilicale: ricostruzione di S. Clemente, S. Maria in Trastevere. I campanili romanici e le facciate a sguscio coperte di mosaici. L' opera dei Cosmati e dei Vassalletto. Montecassino e le cattedrali della Campania Felix: Salerno, Caserta vecchia. I Normanni nell’Italia del sud: Venosa, le grandi cattedrali di Puglia (S. Nicola di Bari; cattedrali di Bari, Molfetta, Barletta, Bitonto, Trani), il Regno di Sicilia: Cefalù e Monreale, Palermo (Palazzo dei Normanni, la Zisa, la Cappella Palatina, la Martorana, S. Cataldo, S. Giovanni degli Eremiti).
Dal
“romanico” al “gotico”
Caratteri generali delle tendenze culturali e della formazione dello spazio; cenni sull'architettura civile d'età romanica e gotica. Origine e limiti del concetto di gotico, utile a definire un sistema di elementi architettonici e dei loro rapporti (analisi del sistema e del suo sviluppo nel tempo; strutture murarie diverse: supporti, spessori, ossature, costoloni, nervature, volte a crociera, archi acuti o a tutto sesto, contrafforti e archi rampanti, finestre ecc.). Gli intenti dell'abate Suger per la ricostruzione di St-Denis a Parigi e l'avvento del gotico nell'Ile-de-France. Cultura gotica dell'Ile-de-France. Architettura protogotica (Notre-Dame a Parigi, cattedrali di Noyon, Laon, Soisson) e gotica matura (cattedrali di Chartres, Reims, Amiens). Il problema di Beauvais; Sainte-Chapelle a Parigi, Bourges). Il 'caso' di St-Urbain a Troyes. La diffusione del gotico in Francia: lo stile rayonnant. Cenni al gotico tedesco (cattedrale di Colonia). Cultura gotica inglese, architettura protogotica e gotica matura: cenni (le cattedrali di Canterbury, di Lincoln e Westminster Abbey).
L'Italia nel Due-Trecento e sua originalità
I
nuovi ordini religiosi e la loro influenza in architettura. I cistercensi e la
diffusione del gotico in Italia; l’architettura laica di Federico II: Castel
del Monte, Castel Maniace a Siracusa, la porta di Capua. Gli ordini mendicanti
(francescani e domenicani): San Francesco in Assisi; San Fortunato a Todi; S.
Maria Novella e S. Croce a Firenze. Le nuove cattedrali: il duomo di Orvieto e
il duomo di Siena; piazze e palazzi del Popolo;
piazza della Signoria a Firenze; cultura e architettura senese (fabbrica del Duomo;
Palazzo Pubblico; S. Domenico e S. Francesco); cultura e architettura veneziana
(S. Maria Gloriosa dei Frari; SS. Giovanni e Paolo; palazzo ducale); Emilia e
Lombardia (San Francesco a Bologna, duomo di Milano). Arnolfo di Cambio e le
sue opere (S. Maria del Fiore, Palazzo vecchio a Firenze). Roma: l’Aracoeli e
Santa Maria sopra Minerva. Napoli e il Meridione in età angioina: S. Lorenzo, S. Chiara a Napoli).
Rapporto tra storia dell'architettura antica e medievale e progetto "contemporaneo"
Siracusa
Considerata la fondamentale importanza della conoscenza diretta delle opere e del disegno, si consiglia lo studio sul posto, documentato anche con materiale grafico personale (disegni, schizzi, studi di piante, sezioni ecc.), dei seguenti edifici di Siracusa:
- tempio di Apollo;
- tempio di Atena (duomo di Siracusa);
- tempio di Artemide (cd. tempio ionico)
- teatro greco;
- castello Eurialo;
- castello Maniace;
- chiesa di San Giovanni alle catacombe.
Si consiglia inoltre la visita del Museo archeologico Paolo Orsi e del Museo di Palazzo Bellomo.
Testi di riferimento
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
ROCCO G., Introduzione allo studio degli ordini architettonici antichi, Roma 1995
BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V., ORTOLANI G., VISCOGLIOSI A., L’architettura del mondo antico, Bari 2006
BONELLI R., BOZZONI C., FRANCHETTI PARDO V., Storia dell’architettura medievale, Bari 1997
Un'eventuale bibliografia specifica relativa alle singole lezioni sarà fornita durante il corso e resa disponibile attraverso il canale Microsoft Teams.
BIBLIOGRAFIA
DI APPROFONDIMENTO
Spendibile per approfondimenti individuali o per supporto a tesi di laurea e progetti di restauro.
ADAM J.P., L’arte di costruire presso i Romani: materiali e tecniche, Milano 1989 (la ed. Paris 1984)
BERVE H., GRUBEN G., HIRMER H., I templi greci, Firenze 1962
BETTINI, S., Lo spazio architettonico da Roma a Bisanzio, Bari 1978
CAIROLI F. G., L’edilizia nell’antichità, Roma 2018
COARELLI F., Roma. Guida archeologica, Roma-Bari 1980
CONANT J.K., Carolingian and Romanesque Architecture, Harmondswoth 1959 (1974)
COPPOLA G., L’edilizia nel Medioevo, Roma 2015
GRODECKI, L., L'architettura gotica, Milano
KRAUTHEIMER, R., Architettura paleocristiana e bizantina, Torino 1986
KRAUTHEIMER R., Roma. Profilo di una città 312-1308, Roma 1981
KUBACH H.E., L'architettura romanica, Milano 1972
LAUTER, H., L’architettura ellenistica, Darmstadt 1986
MANGO, C., Architettura Bizantina, Milano 1974
ROCCO G., Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi. I. Il dorico, Napoli 1994
ROCCO G., Guida alla lettura degli ordini architettonici antichi. II. Lo ionico, Napoli 2012
TOSCO
C., L’architettura medievale in Italia 600-1200,
Bologna 2016
TOSCO C., L’architettura italiana nel Duecento, Bologna 2021
TOSCO C., L’architettura italiana nel Trecento, Bologna 2023
WARD PERKINS, J.B., Architettura romana, Milano 1979
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
La prova d’esame è individuale e consiste in un colloquio volto a verificare il grado di conoscenza delle opere e delle tematiche trattate durante il corso. Lo studente dovrà saper illustrare con piante, sezioni, schizzi e schemi geometrici gli edifici maggiormente significativi. La prima domanda è propedeutica allo svolgimento dell’esame stesso e consiste nel ridisegno e nel commento di un ordine architettonico antico (dorico, ionico attico, ionico asiatico). Per chi sosterrà la prova scritta facoltativa sull’architettura greca, invece, l’esame orale verterà sugli argomenti successivi all’Ellenismo.
La verifica dell’apprendimento potrà essere effettuata anche per via telematica, qualora le condizioni lo dovessero richiedere. Qualora l'insegnamento venisse impartito in modalità mista o a distanza potranno essere introdotte le necessarie variazioni, al fine di rispettare il programma previsto e qui riportato.