LABORATORIO DI COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA 2 A - L
Anno accademico 2019/2020 - 2° annoCrediti: 12
SSD: ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Organizzazione didattica: 300 ore d'impegno totale, 156 di studio individuale, 144 di laboratorio
Semestre: Insegnamento annuale
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Obiettivi formativi
Il corso, prevede una serie di esercitazioni di Composizione Architettonica finalizzate alla riqualificazione del Lungomare di Levante e del parcheggio Talete in Ortigia, Siracusa.
Obiettivi Formativi
Il corso pone come obiettivo prevalente la preparazione dell'allievo architetto ai temi che trattano il progetto architettonico come componente essenziale della rigenerazione urbana e i “centri storici” come luoghi attivi del progetto di architettura. Pertanto, alle imprescindibili prerogative di salvaguardia e tutela si prevede l’articolazione di alcuni interventi rigenerativi che implicano l'innesto del nuovo nei “brani” della città consolidata. Si prevede la simulazione progettuale attraverso interventi di dimensioni contenute e quantificabili, pertinenti del vivere quotidiano, del lavoro e prevalentemente dell'abitare.
Modalità di svolgimento dell'insegnamento
La struttura principale del corso è articolata complessivamente in lezioni frontali, esercitazioni in classe , seminari e sperimentazioni dirette nell’area di progetto.
L’attività didattica prevede una serie di esercizi progettuali suggeriti da una preliminare ricognizione letteraria delle più interessanti opere di architettura moderna e contemporanea. Così da fornire utili strumenti, per il controllo dell’esercizio progettuale assegnato e per l ‘acquisizione di una consapevolezza progettuale.
Esercitazioni
Consistono nella lettura e ridisegno di opere di architettura indicate dalla docenza o proposte dagli allievi. Lo scopo è quello di avvicinare lo studente alle tecniche di rappresentazione, il disegno non solo come fine ma come strumento d’indagine.
L’obiettivo è quello analizzare e scomporre il testo architettonico, comprenderne i contenuti teorici e tecnici dell’opera architettonica.
Le prime esercitazioni, avviano lo studente allo studio di un piccolo edificio e attraverso il materiale di base -schizzi, foto, disegni, riferimenti bibliografici, ecc.) si richiede la ricostruzione del testo architettonico; non un semplice processo di rilievo, in quanto l’assenza fisica dell’edificio presuppone un processo di comprensione e ricostruzione attraverso la decifrazione o il riconoscimento delle tracce del testo architettonico.
Si procede così con l’esplorazione dell’edificio, attraverso disegni, collage, fotomontaggi e modelli tridimensionali, per proseguire con delle letture comparative di valori attribuiti all’edificio, secondo i seguenti criteri:
- alcuni aspetti del comporre
- la lettura di un’opera architettonica;
- La forma architettonica
- La precisione e la misurazione in architettura
- la geometria come matrice della forma: i tracciati regolatori, le assialità bilanciate la simmetria speculare, moduli e proporzioni dinamiche , moduli e proporzioni statiche;
- la pianta -come generatrice della forma), la sezione - chiarezza strutturale, complessità spaziale), la facciata -proporzioni, misure, rapporto esterno-interno);
- composizione e costruzione -costruzione come “thecne”, “utilità e bellezza”);
- architettura e contesto, note sulla specificità dei luoghi;
- alcuni concetti di spazio -il volume, la massa, lo spazio-tempo);
- luce, materia, peso in architettura
Da tali studi scaturisce lo sviluppo di un tema di progettuale di ridotte dimensioni attinente, alle tematiche sviluppate nelle esercitazioni precedenti secondo i criteri di addizione, scomposizione o integrazione architettonica dell’edificio studiato.
Prerequisiti richiesti
la partecipazione degli studenti alle lezioni e alle esercitazioni non prevede prerequisiti. Necessario e pertanto propedeutico per sostenere l'esame invece risulta la frequenza di almeno il 70% delle delle ore delle lezioni e delle esercitazioni e l'aver sostenuto l'omologo modulo del Laboratorio di Progetto del primo anno.
Frequenza lezioni
E' richiesta la fraquenza, di almeno, del 70% delle ore delle lezioni e delle esercitazioni del modulo.
Ai sensi dell’art. 24 del Regolamento Didattico di Ateneo e del punto 3.1 del Regolamento Didattico del Corso di Studio, la frequenza è obbligatoria per gli insegnamenti denominati “Laboratorio”. Gli studenti possono chiedere la dispensa totale o parziale dall'obbligo di frequenza per gravi e/o giustificati motivi. La dispensa è deliberata dal Consiglio del Corso di Studio e deve contestualmente prevedere la possibilità di partecipare agli appelli dei relativi esami.
Contenuti del corso
Una preliminare acquisizione di elementari conoscenze, delle esperienze e delle sperimentazioni maturate degli ultimi decenni, aiuterà alla definizione di un progetto consapevole che articoli le relazioni tra preesistenza e nuovo, tra l'isolato e il quartiere e la città; In cui il nuovo può diventare un elemento di misura del contesto.
Lo studio analitico di alcuni progetti di architettura consente di comprendere il complesso processo progettuale attraverso l’analisi di alcuni “principi della composizione”; principi intesi come processi da assimilare e non come atti da ripetere, dettati da consolidate prassi progettuali.
Lo studente viene così avviato allo studio di alcune architetture emblematiche, in prevalenza edifici di rilevanza disciplinare per la loro di natura storica-architettonica, morfologica, ambientale e per ordine compositivo e tecnico.
A tal fine sono richieste elaborazioni progettuali che comportano la realizzazione di modelli di studio tridimensionali, di cartoncino o materiali similari, di dimensioni e scale appropriate; i modelli sono la simulazione o la traduzione di un’invenzione spaziale e non la rappresentazione miniaturizzata della realtà, di per sé irripetibile.
I modelli sono di aiuto ad una migliore comprensione dell’architettura, inoltre contribuiscono all’educazione dell’osservatore. Il laboratorio richiede l’esecuzione di modelli interpretativi in cui si evidenzino le varie connessioni spaziali, distributive e tipologiche, in cui viene messa in rilievo la qualità materica e lo spazio tridimensionale. Tali relazioni non si basano su criteri d’indagine di tipo meccanicistico o procedurale, intesi come una prassi da seguire, per determinare un risultato già noto o presunto a priori, ma, una vera e propria verifica, un sistema di analisi “aperto” alle specificità del sito, dell’edificio, dell’autore e alla capacità percettiva dello studente.
Le esperienze maturate con lo studio di architetture di riferimento trovano rispondenze e analogie nella simulazione progettuale; difatti è richiesta la scomposizione e l’analisi del caso studio la riprogettazione di una parte di esso o la ricomposizione ponderata, di un piccolo edificio.
Uno dei temi del corso “le variazioni in architettura”, pone alcune riflessioni in relazione alla progettazione di una “architettura didattica” attenta e misurata, che intende tenere conto di molteplici fattori esistenti o predeterminati di ordine topologico, strutturale, distributivo e compositivo in genere.
Testi di riferimento
Ludovico Quaroni, Progettare un edificio: otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977
Francesco Cellini, Manualetto, Norme tecniche, costruttive e grafiche per lo svolgimento progettuale sul tema della casa unifamiliare, Città Studi Ed.,Torino 2000
Umberto Cao, elementi della progettazione architettonica, Laterza, Bari 1995
Franco Purini, Comporre l’architettura, Laterza, Bari 2000
Kenneth Frampton, Tettonica e Architettura, Poetica nella forma architettonica nel XIX e XX secolo, SKIRA, Milano 1999
Piero Ostilio Rossi, la costruzione del progetto architettonico, Laterza, Bari 1996
Il docente fornirà, inoltre, il materiale documentario di alcune architetture emblematiche e dei casi studio. Il web potrà fornire una immediata consultazione delle opere assegnate.
Letture consigliate
Paul Valéry, Eupalino o dell’architettura, traduzione di Raffaele Contu, ed. biblioteca dell’immagine Pordenone 1986
Italo Calvino, Le città invisibili, ed Einaudi, Torino
Francesco Venezia, La Torre d’Ombre, o l’architettura delle apparenze reali, Arsenale editrice, Venezia 1988
John Summerson , Il linguaggio classico dell’architettura, Einaudi, Torino
Carlo Petrini, Buono pulito e giusto. Principi di una nuova gastronomia. Gli Struzzi Einaudi 2005
Paolo Tiralongo, Pietra su Pietra, architettura in pietra a secco degli iblei, EdiArgo 2016
Ausplund a book by Claes Caldenby & Olof Hultin . printed 1985 ed. Stockolm Arkitektur Forlag in Association with Gingko Press
Programmazione del corso
Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | la comprensione e lo sviluppo di un tema di progettuale di ridotte dimensioni attinente, alle tematiche sviluppate nelle esercitazioni precedenti secondo i criteri di addizione, scomposizione o integrazione architettonica dell’edificio studiato | bibliografia di riferimento |
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
L’esame consiste nella presentazione, discussione e verifica degli elaborati grafici redatti durante le esercitazioni e un colloquio sugli argomenti delle lezioni e delle letture suggerite durante il modulo.
Un colloquio conclusivo individuale servirà allo studente per dimostrare di avere acquisito le nozioni teoriche e di metodologia del “progetto in ambito urbano” utili alla sua formazione.
Il calendario di esami è disponibile al seguente link:
http://www.architettura.unict.it/index.php?on=h&lang=it&on=d&content=3c
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
le domande scaturiscono dalla valutazione degli elaborati progettuali e delle lezioni del corso e variano di caso a caso.