TECNOLOGIE DEL RECUPERO EDILIZIO A - L
Anno accademico 2016/2017 - 3° annoCrediti: 6
SSD: ICAR/12 - TECNOLOGIA DELL'ARCHITETTURA
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 90 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre: 1°
ENGLISH VERSION
Obiettivi formativi
L’obiettivo del corso è fornire strumenti per la conoscenza del costruito esistente al fine di elaborare un progetto di recupero edilizio o urbano. Si intende focalizzare l’attenzione su un “sistema di letture orientate” (Virginia Gangemi, 1994) finalizzate all’individuazione dei caratteri del luogo, alla definizione delle condizioni di degrado, alla analisi tecnologica e prestazionale; tali approcci conoscitivi sono propedeutici alla fase meta-progettuale, nella quale i dati del “sistema informativo” si traducono in strategie di intervento, attraverso un’azione ponderata di dosaggio tra conservazione e trasformazione.
Prerequisiti richiesti
Conoscenza dei presupposti teorici e motodologici della Tecnologia dell'Architettura;
Conoscenza dei metodi e delle tecniche della rappresentazione, compreso il disegno a mano.
Manualità nella costruzione di modelli.
Frequenza lezioni
Il corso non ha frequenza obbligatoria ma si consiglia una partecipazione attiva per i seminari e le giornate di lavoro in aula durante le quali vengono testati l'approccio analitico, progettuale e le conoscenze di base.
Contenuti del corso
Il corso mira quindi alla gestione del meta-progetto, fase del processo di recupero che, partendo dalla definizione dei bisogni dell’utenza, consente di delineare scenari di progetto caratterizzati dal controllo delle scelte tecnologiche. La lettura del rapporto tra tecnologia esistente e tecnologia di progetto è incentrata sull’elaborazione di un iter decisionale che consenta di stabilire compatibilità e priorità degli interventi in base ai vincoli imposti ed alle risorse offerte dal costruito pre-esistente.
La selezione delle tecniche costruttive compatibili deve essere contemporanea alle scelte di riqualificazione, di riuso e di manutenzione del manufatto. L’idea di architettura non può infatti scindersi da caratteri legati all’uso ed al comportamento dello spazio ed il progetto di recupero deve controllare il processo di trasformazione del sistema edilizio.
Su questi presupposti il corso affronterà in modo critico le scelte costruttive che prevedono l’integrazione di sistemi costruttivi innovativi, di matrice industriale, e tecniche tradizionali proprie della cultura materiale locale.
Il concetto di "recupero edilizio" verrà affrontato attraverso:
- le sue categorie: Riqualificazione, Riuso, Manutenzione;
- lo studio dei rapporti tra tecnologia esistente e tecnologia di progetto;
- l’identità del luogo e del costruito;
- l’uso di parametri di lettura quali: la logica sistemica-prestazionale, il “reticolo strutturale”,la compatibilità per il riuso, le tipologie e il carico d’utenza, la classificazione dei sistemi costruttivi, l'integrabilità dei sistemi attraverso la valutazione del potenziale tecnologico;
- la terminologia tecnica ricorrente;
- la normativa per il recupero (cogente e "di consiglio", UNI).
Articolazione del corso
Il corso è coordinato con il corso a scelta di Riqualificazione Tecnologica e Manutenzione Edilizia(attivato nel secondo semestre) con il quale condivide il caso studio su cui si continuerà a lavorare.
Cicli di lezioni teoriche si alterneranno ad un lavoro d’anno consistente in tre esercitazioni: la prima è la lettura critica di un testo sul recupero, la seconda è la lettura critica di un progetto di recupero, la terza è l'elaborazione di un progetto di recupero attraverso l'applicazione delle metodologie per la conoscenza. Gli elaborati saranno revisionati nel corso dell'anno e presentati in sede d’esame. E’ consigliata una continua e attenta frequenza per la stretta interdipendenza tra i cicli delle lezioni teoriche ed i workshop.
Caso studio
Portopalo, Siracusa:
- Analisi percettiva delle trasformazioni;
- Rilievo geometrico e tecnologico degli isolati (gruppi da due a quattro allievi);
- Progetto di recupero dell'involucro esterno e del luogo urbano; relazione tecnica e linee guida.
Testi di riferimento
Bibliografia essenziale
- Amirante M.I., Recuperare con gli abitanti, Giannini, Napoli, 1989.
- Augè M., Rovine e macerie. Il senso del tempo, Bollati Boringhieri, Torino, 2004.
- Cantone F., Pietra e intonaco. Un osservatorio per le superfici esterne di Ortigia, Gangemi, Roma, 2012.
- Castagneto F., Rigenerare le città del Mediterraneo, LetteraVentidue, Siracusa, 2013.
- Castagneto F., Fiore V., (a cura di), Recupero, valorizzazione, manutenzione nei centri storici, LetteraVentidue, Siracusa, 2013.
- Caterina G. (a cura di), Tecnologie del recupero edilizio, UTET, Torino, 1989.
- Caterina G. (a cura di), Il recupero degli infissi, UTET, Torino, 1995.
- Caterina G, Fiore V., La manutenzione edilizia ed urbana, Esselibri, Simone Editore, Napoli, 2005.
- De Fusco R., Dov’era, ma non com’era, Alinea, Firenze, 1999.
- Di Battista V., Ambiente costruito. Un secondo paradigma, Alinea, Firenze, 2006, (pp. 89-114; 125-148, capp. 4 e 5).
- Fiore V., La manutenzione dell’immagine urbana, Maggioli, Rimini, 1998.
- Fiore V., Il verde e la roccia. Sul recupero della latomia dei Cappuccini in Siracusa, Edizioni della meridiana, Firenze, 2008.
- Fiore V., Spazio Teatro. luoghi recuperati per la scena, letteraVentidue, Siracusa, 2011.
- Gasparoli P., Talamo C., Manutenzione e Recupero. Criteri, metodi e strategie per l’intervento sul costruito, Alinea, Firenze, 2006, (pp. 19-38, cap.1; pp. 65-71, cap.3; pp.75-82, cap 4; 103-125, cap. 5; pp.140-150, cap 6, par.6.3; pp.153-178, cap. 7; pp.183-191, cap.8, par.8.1, 8.2).
- Lynch K. Progettare la città. La qualità della forma urbana, (1981 trad. it.), EtasLibri, Milano, 199
- Pinto M.R., Il Riuso Edilizio, UTET, Torino, 2004 (pp.55-60; 88-91).