SCENOGRAFIA E COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

Anno accademico 2016/2017 - 2° anno
Docenti Crediti: 6
SSD: ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Organizzazione didattica: 150 ore d'impegno totale, 90 di studio individuale, 60 di lezione frontale
Semestre:
ENGLISH VERSION

Obiettivi formativi

  • SCENOGRAFIA

    Il corso mira a fornire capacità professionali nella progettazione per lo spettacolo, legate ai cambiamenti profondi delteatro contemporaneo, all'apertura verso l'organizzazione di performance in spazi non teatrali, al trasferimento tecnologico da altri campi, artistici e non, che hanno contaminato la scenotecnica tradizionale.

  • COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

    Il corso ha l'obbiettivo di affrontare il progetto scenico a partire dallo spazio teatrale che pone vincoli e posssibilità diversificate nell'ospitare spettacoli che sono impostati su scelte drammaturgiche e di visione. Per questo motivo si pone l'attenzione sulle possibilità di trasferimento dello spettacolo da spazi aperti a teatri antichi a "spazi all'italiana", valutandone le possibilità di modificazione e adattamento.


Prerequisiti richiesti

  • SCENOGRAFIA

    Conoscenza dei metodi e delle tecniche della rappresentazione, compreso il disegno a mano.

    Manualità nella costruzione di modelli.

  • COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

    Conoscenza delle regole e delle normative inerenti la progettazione degli spazi per lo spettacolo;

    Conoscenza delle teorie del teatro e della 'struttura' delle diverse tipologie di spettacolo


Frequenza lezioni

  • SCENOGRAFIA

    Il corso non ha frequenza obbligatoria ma si consiglia una partecipazione attiva per i seminari e le giornate di lavoro in aula durante le quali vengono testati l'approccio progettuale e le conoscenze di base.

  • COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

    Il corso non ha frequenza obbligatoria, ma la stretta connessione tra lezioni frontali, esecitazioni e seminari la rende necessaria al fine di acquisire gli strumenti per affrontare il progetto dello spazio scenico nello spazio teatrale assegnato.


Contenuti del corso

  • SCENOGRAFIA

    La scenografia è simulazione di uno spazio, reale o immaginario, nel quale si svolge un'azione teatrale. Espedienti prospettici restituiscono dimensioni e profondità di spazi o parti di essi, in un progetto in stretta relazione con i caratteri del palcoscenico.

    Il progetto di scenografia, tradizionalmente inteso, costruisce l'immaginario per lo spettatore producendo apparenza con quadri fissi dipinti.

    La scenografia contemporanea ha subito profondi mutamenti dovuti sia alle costanti contaminazioni dal mondo delle arti visive, sia alla “riduzione” della complessità del luogo teatrale che ha portato lo spettacolo anche in capannoni industriali, chiese, spazi urbani con una diluizione del luogo spettacolare, sia all'uso di tecnologie innovative che hanno influenzato l'arte scenografica puntando su effetti che condensino la pluralità dei caratteri ambientali che connotano il luogo della scena, puntando all'insieme dei sensi che portano lo spettatore ad immergersi nello spettacolo attraverso una strategica continuità palcoscenico/sala.

    Luciano Damiani costituisce, tra molti ugualmente noti, un'esempio di questa innovazione sia con le scenografie concepite per famose regie di Giorgio Strehler (Vita di Galileo, Il Giardino dei ciliegi al Piccolo Teatro di Milano), sia nel progetto del suo Teatro di Documenti (1981), fondato con Luca Ronconi e Giuseppe Sinopoli, in cui si è nuovamente sperimentata l'utopia del teatro totale.

    Anche lo spettatore, cui il teatro contemporaneo affida un ruolo attivo, deve elaborare una personale fruizione, secondo gli insegnamenti di alcuni grandi teorici, quali Brecht, Mejerchol'd, Grotowski, Barba, Brook; questa sua partecipazione, spesso libera da sovrastrutture, modifica profondamente la scenografia, praticabile e flessibile, modificabile “a vista”, portando l'intero spazio teatro nello spettacolo.

    Molte tecnologie per l'architettura vengono adottate nella realizzazione di costruzioni effimere, smontabili, trasportabili, leggere; i materiali e le tecniche, gli elementi del lessico architettonico sono spesso trasferiti e modificati con esiti formali molto lontani dal mondo delle costruzioni, giocando sui concetti di finzione e suo svelamento.

    ESERCITAZIONI

    • Prima esercitazione: rilettura grafica di un allestimento scenico (coordinata alla Fondazione INDA).
    • Seconda esercitazione d'anno estemporanea in aula: elaborazione di bozzetti ed progetto di elementi scenografici per un testo teatrale.

    L'allievo potrà controllare la fattibilità e l'adattamento dell'allestimento ad un preciso spazio teatrale che sarà visitato.

    Si proietteranno in aula realizzazioni “storiche” per lo stesso testo, delineando identità e differenze dovute al'epoca e alla scuola che le hanno prodotte.

    Si controllerà il rapporto testo-luogo, attraverso scelte drammaturgiche comunicate da un regista teatrale.

    Le elaborazioni saranno oggetto di una mostra.

    TEATRO
    Gli allievi assisteranno ad alcuni spettacoli teatrali - da stabilire- con biglietto ridotto, grazie alle convenzioni stipulate tra la SDS Architettura ed alcuni enti teatrali (INDA- Teatro Greco di Siracusa, Teatro Machiavelli di Catania, Teatro Vittorio Emanuele di Messina)

    SEMINARI

    Sono previsti seminari di esperti esterni comunicati di volta in volta.

  • COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA

    Il corso tenta un approccio integrato che relazioni lo spazio teatrale al progetto temporaneo (scenografia), in una integrazione che di volta in vilta modifica i suoi presupposti.

    La scenografia contemporanea ha subito profondi mutamenti dovuti sia alle costanti contaminazioni dal mondo delle arti visive, sia alla “riduzione” della complessità del luogo teatrale che ha portato lo spettacolo anche in capannoni industriali, chiese, spazi urbani con una diluizione del luogo spettacolare, sia all'uso di tecnologie innovative che hanno influenzato l'arte scenografica puntando su effetti che condensino la pluralità dei caratteri ambientali che connotano il luogo della scena, puntando all'insieme dei sensi che portano lo spettatore ad immergersi nello spettacolo attraverso una strategica continuità palcoscenico/sala.

    Luciano Damiani costituisce, tra molti ugualmente noti, un'esempio di questa innovazione sia con le scenografie concepite per famose regie di Giorgio Strehler (Vita di Galileo, Il Giardino dei ciliegi al Piccolo Teatro di Milano), sia nel progetto del suo Teatro di Documenti (1981), fondato con Luca Ronconi e Giuseppe Sinopoli, in cui si è nuovamente sperimentata l'utopia del teatro totale.

    Anche lo spettatore, cui il teatro contemporaneo affida un ruolo attivo, deve elaborare una personale fruizione, secondo gli insegnamenti di alcuni grandi teorici, quali Brecht, Mejerchol'd, Grotowski, Barba, Brook; questa sua partecipazione, spesso libera da sovrastrutture, modifica profondamente la scenografia, praticabile e flessibile, modificabile “a vista”, portando l'intero spazio teatro nello spettacolo.


Testi di riferimento

  • SCENOGRAFIA

    BIBLIOGRAFIA DI BASE

    • Tomasevic N. (a cura di), Place, Body, Light, Il teatro di Fabrizio Crisafulli, Art_digiland, Dublino, 2013.
    • A. Calbi (a cura di), Arnaldo Pomodoro. Il teatro scolpito, Feltrinelli, Milano 2012.
    • V. Fiore, Schéma ductile et innovation technologique pour un lieu performatif contemporain, in Union des Théâtres de l’Europe, "Frontiéres liquides – territoires de l’art. Emergences de la scene européenne", «Alternatives Théatrales», Hors série, 5/2012.
    • V. Fiore, F. Castagneto, Reduce, Recycle, Reuse. Arti performative per il recupero dello spazio urbano, Letteraventidue, Siracusa, 2012 pp.47-57, 155-187.
    • V. Fiore, Innovazione e sperimentazione: i confini del teatro contemporaneo, in P. Ruffini, P. Gaglianò (a cura di), "Prometeo. Focus on Art and Science in the performing art. Esperienze di forme in movimento nello spazio contemporaneo" , Editoria e Spettacolo, Roma, 2011, pp.157-169.
    • V. Fiore, Tecnologie della Finzione. L'effimero e la città, LetteraVentidue, Siracusa, 2011.
    • A.M. Monteverdi, Nuovi media, nuovo teatro, Franco Angeli, Milano 2011.
    • V. Fiore, Spazio teatrale/Spazio scenico nel teatro contemporaneo, in V. Fiore, "Spazio Teatro. Luoghi recuperati per la scena", LetteraVentidue, Siracusa, 2010, pp.35-47.
    • A. Balzola, Una drammaturgia multimediale, Editoria e spettacolo, Roma 2009.
    • E. Garbin, La geometria della distrazione: Il disegno del teatro e delle scene dell'opera italiana, Marsilio, Venezia, 2009.
    • G. Zanalonghi, La regia teatrale nel secondo novecento. Utopie, forme e pratiche, Carocci, Roma, 2009.
    • P. Bignami, C. Ossicini (a cura di), L'album di scenotecnica di Koki Fregni, Clueb, Bologna 2008.
    • S. Cattiodoro, Architettura scenica e teatro urbano, F.Angeli, Milano, 2007.
    • F. Crisafulli, Luce attiva. Questioni della luce nel teatro contemporaneo, Titivillus, Corazzano, 2007.
    • M.I.Biggi, Pier Luigi Pizzi alla Fenice, Marsilio, Venezia, 2005
    • L. Damiani, Frammenti di Sipari. Prove per un processo, Edizioni Libreria Croce, Roma, 2005.
    • F. Perrelli, Storia della scenografia. Dall'antichità al novecento, Carocci, Roma 2002, pp.159-191.
    • E. De Angeli (a cura di), Josef Svoboda. I segreti dello spazio teatrale, Ubulibri, Milano 1997.
    • R. Molinari (a cura di), Giorgio Barberio Corsetti, L'attore mentale, Ubulibri, Milano, 1992.
  • COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
    • V. Fiore, F. Castagneto, Reduce, Recycle, Reuse. Arti performative per il recupero dello spazio urbano, Letteraventidue, Siracusa, 2012 pp.47-57, 155-187.
    • V. Fiore, Tecnologie della Finzione. L'effimero e la città, LetteraVentidue, Siracusa, 2011.
    • A.M. Monteverdi, Nuovi media, nuovo teatro, Franco Angeli, Milano 2011.
    • V. Fiore, "Spazio Teatro. Luoghi recuperati per la scena", LetteraVentidue, Siracusa, 2010.
    • E. Garbin, La geometria della distrazione: Il disegno del teatro e delle scene dell'opera italiana, Marsilio, Venezia, 2009.
    • S. Cattiodoro, Architettura scenica e teatro urbano, F.Angeli, Milano, 2007.
    • F. Perrelli, Storia della scenografia. Dall'antichità al novecento, Carocci, Roma 2002.