LABORATORIO DI PROGETTO 3 M - Z
Anno accademico 2017/2018 - 3° anno- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA: Emanuele FIDONE
- PROGETTAZIONE URBANA: Vito MARTELLIANO
SSD
- ICAR/14 - COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
- ICAR/21 - URBANISTICA
Semestre: Insegnamento annuale
ENGLISH VERSION
Obiettivi formativi
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Il laboratorio ha come obiettivo quello di sviluppare, parallelamente al corso di Urbanistica, un approccio progettuale che trovi un suo fondamento nel rapporto tra i temi della trasformazione dello spazio urbano e il progetto architettonico.
- PROGETTAZIONE URBANA
La finalità del laboratorio è quella di guidare lo studente alla comprensione e alla pratica del progetto urbano. Dopo una preparazione di base sui fondamenti attraverso lezioni ed esercizi elementari, già dalla fine del primo semestre e per l’intero secondo semestre si elaborerà un progetto finale che, a partire dalle ipotesi prima illustrate, proponga una strategia, definisca alcuni scenari, e gli elementi di una concettualizzazione coerente sviluppando azioni progettuali misurate e tecnicamente controllate.
Per strategia si intende la predisposizione di alcune mosse tra di loro interrelate anche appartenenti a piani di riflessione differenti; per scenario si intende la formulazione di ipotesi sulle trasformazioni future e sulle loro possibili conseguenze; per concettualizzazione si intende uno sforzo di astrazione che uscendo da una logica di “problem solving” valuti le implicazioni generali delle questioni affrontate; per azioni progettuali si intende la rappresentazione in scala adeguata di interventi che modificano lo stato fisico dei luoghi.
Strategia, scenari, concettualizzazioni e azioni non sono da intendersi come operazioni allineate entro un processo deduttivo: anche se può essere utile interrogarsi su alcuni possibili scenari prima di progettare azioni specifiche, le diverse operazioni mantengono una notevole indipendenza, pur valutando le relazioni che si stabiliscono tra le diverse operazioni ed ipotesi; ciascuna di esse richiede di scegliere entro tipi diversi di descrizioni e di ricognizioni, entro differenti forme di rappresentazione e l’utilizzo di scale differenti: nel loro insieme queste operazioni costituiscono il progetto urbano.
Prerequisiti richiesti
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
aver frequentato e sostenuto l'esame del Laboratorio di Progetto 2
- PROGETTAZIONE URBANA
Aver frequentato il corso di Fondamenti di Urbanistica.
Aver frequentato e sostenuto l’esame del Laboratorio di Progetto 2
Frequenza lezioni
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Per sostenere l’esame è necessario aver frequentato almeno il 70% delle ore del laboratorio e il completamento delle tre fasi progettuali. La prova finale si articolerà in un colloquio sui temi del corso e in una discussione sugli elaborati di analisi e di progetto.
- PROGETTAZIONE URBANA
Al fine dell’accesso all’esame finale del Laboratorio di Progetto 3 corso M-Z è necessario acquisire la frequenza ad almeno il 70% delle lezioni dei singoli moduli.
Contenuti del corso
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
I principali nodi metodologici che il Laboratorio intende affrontare sono:
- l'analisi dei caratteri fisici del sito e del suo intorno;- l’ideazione del tema progettuale;
- l’attuazione del tema attraverso il processo compositivo;All'interno del Laboratorio, l'attività degli studenti avrà il carattere dell'esercitazione il che comporterà una particolare attenzione non solo agli esiti progettuali del loro lavoro, ma anche al processo di costruzione del progetto stesso.
Lo sviluppo del Laboratorio richiede quattro fasi temporali e più livelli di approfondimento:
1° Step, individuazione delle aree di progetto, lettura analitica dei luoghi e preparazione del programma funzionale;
2° Step, sviluppo e presentazione del concept progettuale, definizione di massima del progetto con inserimento volumetrico delle nuove strutture nel contesto; disegni e/o plastici in scala adeguata;
3° Step, sviluppo architettonico del progetto con tavole esplicative - piante prospetti e sezione in scala adeguata e relativi plastici di studio (lavoro individuale);
4° Step, sviluppo degli aspetti urbani e compositivi del progetto. Gli elementi costitutivi del progetto dovranno essere disegnati e verificati con plastici di studio in scala (piante, prospetti e sezioni) e dettagli significativi a scala adeguata (lavoro individuale).
- PROGETTAZIONE URBANA
CITTÀ E TURISMO: UN PROGETTO URBANO PER SIRACUSA
Tema del corso
Nell’ultimo ventennio la città di Siracusa ha avuto un notevole sviluppo turistico. Il centro storico costituito dall’isola d’Ortigia è diventato sempre più il polo turistico cittadino fagocitando in sè gran parte delle iniziative economiche e culturali. Tutto ciò a scapito di altre aree urbane che pur presentando notevoli valori culturali e paesaggistici non sono riescite a creare nuove centralità urbane ad interesse turistico.
Il laboratorio vuole riflettere sulle storture determinate dall’eccessivo sfruttamento turistico dell’isola d’Ortigia, proponendo uno scenario strategico e dei progetti urbani che contemplino il passaggio dall’attuale monopolo turistico ad un sistema turistico multipolare esteso a tutto il territorio aretuseo.
Corso
Il corso si svilupperà attraverso lezioni ex cathedra, esperienze dirette, incontri, seminari, workshops.
Le lezioni riguarderanno il grado zero dell’urbanistica, gli strumenti del progetto urbanistico e di paesaggio, le questioni urgenti relative alle trasformazioni territoriali contemporanee.
Le tematiche saranno esplorate attraverso il confronto di diversi enunciati teorici, la presentazione di esempi significativi, il lavoro svolto in aula.Programma delle lezioni
1. PRINCIPI INSEDIATIVI E FORMA URBANA
L’insediamento è l’atto fondativo della città. Secondo quali regole una città si insedia e definisce un proprio disegno? Se la geometria ci aiuta nella lettura di alcuni contesti insediativi in altri è necessario esplorare altri codici interpretativi.
2. TESSUTO URBANO 1 – ISOLATODalla relazione tra suddivisione fondiaria e costruito nasce la nozione di isolato quale elemento costitutivo del tessuto urbano. In che modo la nozione di isolato ha attraversato il XX secolo disegnando il territorio urbano?
3. TESSUTO URBANO 2 – STRADALa strada quale spazio pubblico primigenio definisce l’isolato urbano e costituisce la matrice del territorio divenendo supporto dei processi di urbanizzazione. In che modo le infrastrutture di mobilità concorrono al disegno della qualità urbana?
4. COSTRUIRE CON IL TEMPOLa lunga durata delle trasformazioni urbane impone una riflessione sulla modalità attraverso cui il progetto urbano si attua nel tempo. L’individuazione di scenari, la suddivisione operativa, l’attivazione delle funzioni urbane e la gestione dei processi diventano elementi intrinseci, e non più accessori, al processo progettuale.
5. DIVERSITÀ/MIXITÉCome le grandi operazioni di sistemazione urbana si sviluppano oggigiorno? L’ipotesi è che, da più di un decennio, l’accento è posto sulla diversità e la mixité programmatica e sociale. Ne risulta una ricerca di forme urbane particolari. Il seminario descriverà delle mutazioni che portano anche a un nuovo posizionamento degli attori: architetti e urbanisti, città e collettività pubbliche, committenti pubblici e privati.
6. USI/FUNZIONI – SOVRAPPOSIZIONE SPAZIALI E TEMPORALIL’appropriazione dello spazio nasce con l’uso che la collettivtà fa dei luoghi, attraverso un processo di riconoscimento del ruolo e dell’indentità che detti spazi assurgono nel contesto urbano. Attraverso quali processi il progetto urbano struttura la sovrapposizione di usi e funzioni nel tempo e nello spazio?
7. IL SUD-EST DI PARIGI 1983-2006. IL PLAN PROGRAMME DE L’EST DE PARISIl Plan Programme de l’Est de Paris è un documento-quadro destinato a prevedere, organizzare, coordinare l’insieme degli interventi che la città si propone di perseguire. L’intervento sulla città esistente è vasto, diffuso, capillare, eterogeneo, e per tale ragione aperto all’innovazione ma radicato nelle tracce e nell’identità di Parigi. Esso non sventra ma dirada, demolisce puntualmente e non sistematicamente, parte dallo spazio pubblico per realizzare lo spazio privato, costruisce la città a partire dalle relazioni tra spazio costruito e non, gestisce i processi di trasformazione in simbiosi tra pubblico e privato, progetta la città esistente a partire dai suoi sistemi e dalle sue reti.
8. IL SUD-EST DI PARIGI 1983-2006. UN PROGETTO URBANO PER BERCYBercy rappresenta all’interno del Plan Programme de l’Est de Paris un caso esemplare per comprendere se sia possibile, e in tal caso in che modo, pianificare, progettare e realizzare nuovi pezzi di città contemporanea all’interno della città esistente. In particolare questo caso-studio ci aiutare a capire che realizzare un quartiere vuol dire definire un luogo con una propria identità, con funzioni proprie e coerenti, con un proprio posto all’interno della città e non semplicemente un insieme di operazioni immobiliari poste l’una accanto all’altra.
9. IL SUD-EST DI PARIGI 1983-2006. LA RIQUALIFICAZIONE URBANA DI UNA INFRASTRUTTURA FERROVIARIA: IL CASO DI REUILLYLe infrastrutture ferroviarie rappresentano degli elementi di primaria importanza all’interno delle politiche di riqualificazione urbana di ogni città. Da una parte la notevole velocità con la quale la città cresce e si amplia e dall’altra le nuove esigenze di una moderna e funzionale infrastruttura di trasporto, rendono inadeguati i sistemi infrastrutturali più vetusti. La perdita di funzione di tali luoghi pone in essere una riflessione sul riuso in termini urbani di questi luoghi che per decenni erano rimasti a causa della loro funzione luoghi marginali della città.
Queste nuove opportunità rappresentano l’occasione per intere parti di città di riqualificare interi brani di città consolidata.
10. IL SUD-EST DI PARIGI 1983-2006. LA ZAC PARIS RIVE GAUCHE - NUOVE SPERIMENTAZIONI URBANE A PARIGIParlare del repertorio formale che si materializza tra l'estremo della città fondata sulla strada corridoio e della città esplosa implica una riflessione attenta tra due modelli insediativi quello che fa capo alla definizione di un isolato chiaro, definito e circoscritto e quello in cui l’isolato si dissolve e scompare.
Christian de Portzamparc, in alcuni suoi progetti, apre alla sperimentazione urbana di un nuovo repertorio formale che trovandosi in un contesto urbano in cui prevale il repertorio formale della strada-corridoio e dell’isolato chiuso, sonda nuove piste nella definizione dei tessuti urbani.
Testi di riferimento
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Aldo Rossi, L'architettura della città, disponibile in diverse edizioni.
Altri testi di riferimento bibliografico verranno segnalati durante il corso.
- PROGETTAZIONE URBANA
Nella convinzione della necessità di superare il concetto di “libro di testo” e in considerazione dei temi trattati dal corso si indicano i seguenti testi quale orizzonte culturale di riferimento:
Bibliografia essenziale
- A. CORBOZ, Saggi sull’arte, il metodo, la città e il territorio, a cura di P. Vigano, Franco Angeli, Milano, 1998
- A. CORBOZ, L’urbanistica del XX secolo: un bilancio, in “Urbanistica”, n. 101, 1990
- G. DATO (a cura di), Da Beirut a Noto. Patrimonio archeologico e pianificazione urbanistica. Studi e ricerche nei paesi del Mediterraneo, Biblioteca del Cenide, Cannitello (RC), 2005
- R. KOOLHAAS, Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, Quodlibet, Macerata, 1999.
- P. LA GRECA, Interventi nella città consolidata: casi francesi e italiani a confronto. Documenti del DAU n. 14, Gangemi Editore, Roma, 1996.
- K. LYNCH, Progettare la città. Milano, Etaslibri, 1990
- D. MANGIN, Ph. PANERAI, Projet urbain, Editions Parenthèses, Marseille, 1999
- S. MUNARIN, V. MARTELLIANO (a cura di), Spazi, storie e soggetti del welfare. Sul ruolo delle politiche del welfare state nella costruzione della città, Gangemi Editore, Roma, 2012.
- F. C. NIGRELLI, Percorsi del Progetto urbano in Francia e in Italia 1960-1997, Officina Edizioni, Roma, 1999.
- Ph. PANERAI, Isolato urbano e città contemporanea, CittàStudi, Milano, 1981
- B. SECCHI, Un progetto per l’Urbanistica, Einaudi Editore, Roma-Bari, 1989
- B. SECCHI, Prima lezione di Urbanistica, Laterza, Roma-Bari, 2000
- B. SECCHI, La città del ventesimo secolo, Laterza, Roma-Bari, 2005
- P. VIGANO, La città elementare, Skira, Milano 1999
Bibliografia di approfondimento
- G. CLEMENT, Manifesto del terzo paesaggio, Quodlibet, Macerata 2005
- G. DATO, Aspetti della marginalità urbana nei paesi in via di sviluppo. Il caso di Alessandria d’Egitto, Biblioteca del Cenide, Cannitello, 2003.
- H. KUSTER, Piccola storia del paesaggio, Donzelli, Roma 2010.
- P. NICOLIN, F. REPISHTI, Dizionario dei nuovi paesaggisti, Skira, Milano 2003.
- A. ROGER, Breve trattato sul paesaggio, Sellerio, Palermo 2009.
Programmazione del corso
COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA | |||
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
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1 | * | architettura urbana | Aldo Rossi, L'architettura della città, disponibile in diverse edizioni. |
PROGETTAZIONE URBANA | |||
* | Argomenti | Riferimenti testi | |
1 | * | Progetto Urbano | F. C. NIGRELLI, Percorsi del Progetto urbano in Francia e in Italia 1960-1997, Officina Edizioni, Roma, 1999. |
2 | * | Progetto Urbano | D. MANGIN, Ph. PANERAI, Projet urbain, Editions Parenthèses, Marseille, 1999 |
3 | * | Isolato Urbano | Ph. PANERAI, Isolato urbano e città contemporanea, CittàStudi, Milano, 1981 |
4 | * | ZAC Bercy | P. LA GRECA, Interventi nella città consolidata: casi francesi e italiani a confronto. Documenti del DAU n. 14, Gangemi Editore, Roma, 1996. |
5 | * | Urbanistica XX secolo | A. CORBOZ, L’urbanistica del XX secolo: un bilancio, in “Urbanistica”, n. 101, 1990 |
6 | Welfare | S. MUNARIN, V. MARTELLIANO (a cura di), Spazi, storie e soggetti del welfare. Sul ruolo delle politiche del welfare state nella costruzione della città, Gangemi Editore, Roma, 2012. |
N.B. La conoscenza degli argomenti contrassegnati con l'asterisco è condizione necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame. Rispondere in maniera sufficiente o anche più che sufficiente alle domande su tali argomenti non assicura, pertanto, il superamento dell'esame.
Verifica dell'apprendimento
Modalità di verifica dell'apprendimento
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
L'esame consiste nella presentazione da parte dello studente all'interno del suo gruppo, del progetto architettonico e urbano eleborato durante il laboratorio, mettendo in particolare in evidenza il sistema concettuale e di relazioni. Oltre alla presentazione va fatta una discussione sui testi e i progetti presentati durante il corso.
- PROGETTAZIONE URBANA
L’esame consiste nei seguenti punti:
1. Allestimento di una mostra con tutti i materiali elaborati durante il corso;
2. Illustrazione ad un visiting professor esterno degli elaborati grafici e delle tematiche generali affrontate durante l’anno: esercizi brevi individuali svolti in aula e progetto finale;
3. Prova orale sugli argomenti trattati nelle lezioni e i testi assegnati.
Esempi di domande e/o esercizi frequenti
- COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Le domande della prova orale verteranno sugli argomenti trattati durante il corso/ Le domande della prova orale verteranno su una specifica parte del programma
- PROGETTAZIONE URBANA
Le domande della prova orale verteranno sugli argomenti trattati durante il corso, sulla descrizione delle esercitazioni intermedie e sul progetto urbano sviluppato.